ambiente


Raccolta per imprese e attività commerciali

Qualora le utenze non domestiche abbiano una produzione di rifiuti significativa e, quindi, non compatibile con il sistema di raccolta presente sul territorio, Marche Multiservizi, su richiesta dell’utente e verificata la posizione TARI dell’attività, effettua una valutazione personalizzata dei fabbisogni e organizza di conseguenza il servizio, consegnando all’utenza un congruo numero di contenitori ad essa dedicati. 

I contenitori devono essere conservati all’interno dei locali aziendali ed esposti il giorno previsto per la raccolta che avviene generalmente con cadenza settimanale, secondo un calendario dedicato alle utenze non domestiche. 

Con l’entrata in vigore del D.Lgs. 116/2020, che ha modificato il Codice dell’Ambiente (D.Lgs. 152/06) nella parte dedicata alla classificazione dei rifiuti, l’attività di raccolta del gestore il servizio pubblico, presso le utenze non domestiche, ha subito modifiche significative. 

Attualmente rientrano nella cosiddetta ‘privativa’ comunale, e quindi negli obblighi di gestione in capo al servizio pubblico: 

  • i rifiuti indifferenziati destinati a smaltimento; 
  • i rifiuti derivanti da raccolta differenziata elencati nell’Allegato L-Quater e provenienti dalle attività di cui all’Allegato L-Quinquies (Parte Quarta del D.Lgs. 152/06) 

Gli elenchi di cui agli allegati L-quater e L-quinquies devono intendersi come esaustivi. Rifiuti diversi da quelli indicati e/o derivanti da attività diverse da quelle elencate, sono da considerarsi rifiuti speciali la cui corretta gestione resta a carico del produttore del rifiuto ai sensi dell’art. 188 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. 

Allegato L-quater – Parte Quarta – D.Lgs. 152/06 e s.m.i. 

Frazione  Descrizione  Eer 

RIFIUTI ORGANICI 

Rifiuti biodegradabili di cucine e mense 

200108 

Rifiuti biodegradabili 

200201 

Rifiuti dei mercati 

200302 

CARTA E CARTONE 

Imballaggi in carta e cartone 

150101 

Carta e cartone 

200101 

PLASTICA 

Imballaggi in plastica 

150102 

Plastica 

200139 

LEGNO 

Imballaggi in legno 

150103 

Legno, diverso da quello di cui alla voce 200137* 

200138 

METALLO 

Imballaggi metallici 

150104 

Metallo 

200140 

IMBALLAGGI COMPOSITI 

Imballaggi materiali compositi 

150105 

MULTIMATERIALE 

Imballaggi in materiali misti 

150106 

VETRO 

Imballaggi in vetro 

150107 

Vetro 

200102 

TESSILE 

Imballaggi in materia tessile 

150109 

Abbigliamento 

200110 

Prodotti tessili 

200111 

TONER 

Toner per stampa esauriti diversi da quelli di cui alla voce 080317* 

080318 

INGOMBRANTI 

Rifiuti ingombranti 

200307 

VERNICI, INCHIOSTRI, ADESIVI E RESINE 

Vernici, inchiostri, adesivi e resine diversi da quelli di cui alla voce 200127 

200128 

DETERGENTI 

Detergenti diversi da quelli di cui alla voce 200129* 

200130 

ALTRI RIFIUTI 

Altri rifiuti non biodegradabili 

200203 

RIFIUTI URBANI INDIFFERENZIATI 

Rifiuti urbani indifferenziati 

200301 

 

Allegato L-quinquies – Parte Quarta – D.Lgs. 152/06 e s.m.i. 

Elenco attività che producono rifiuti di cui all'articolo 183, comma 1, lettera b-ter), punto 2) 

1. Musei, biblioteche, scuole, associazioni, luoghi di culto. 

2. Cinematografi e teatri. 

3. Autorimesse e magazzini senza alcuna vendita diretta. 

4. Campeggi, distributori carburanti, impianti sportivi. 

5. Stabilimenti balneari. 

6. Esposizioni, autosaloni. 

7. Alberghi con ristorante. 

8. Alberghi senza ristorante. 

9. Case di cura e riposo. 

10. Ospedali. 

11. Uffici, agenzie, studi professionali. 

12. Banche ed istituti di credito. 

13. Negozi abbigliamento, calzature, libreria, cartoleria, ferramenta, e altri beni durevoli. 

14. Edicola, farmacia, tabaccaio, plurilicenze. 

15. Negozi particolari quali filatelia, tende e tessuti, tappeti, cappelli e ombrelli, antiquariato. 

16. Banchi di mercato beni durevoli. 

17. Attività artigianali tipo botteghe: parrucchiere, barbiere, estetista. 

18. Attività artigianali tipo botteghe: falegname, idraulico, fabbro, elettricista. 

19. Carrozzeria, autofficina, elettrauto. 

20. Attività artigianali di produzione beni specifici. 

21. Ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, pub. 

22. Mense, birrerie, hamburgerie. 

23. Bar, caffè, pasticceria. 

24. Supermercato, pane e pasta, macelleria, salumi e formaggi, generi alimentari. 

25. Plurilicenze alimentari e/o miste. 

26. Ortofrutta, pescherie fiori e piante, pizza al taglio. 

27. Ipermercati di generi misti. 

28. Banchi di mercato generi alimentari. 

29. Discoteche, night club. 

Rimangono escluse le attività agricole e connesse di cui all'articolo 2135 del codice civile. 

Attività non elencate, ma ad esse simili per loro natura e per tipologia di rifiuti prodotti, si considerano comprese nel punto a cui sono analoghe. 

Con lo stesso D.Lgs. 116/2020 è stata introdotta nel Codice dell’Ambiente (art. 238, comma 10, D.Lgs. 152/06) la possibilità per le utenze non domestiche di rinunciare al servizio pubblico di raccolta per rivolgersi interamente al mercato, con conseguente riduzione della TARI alla sola quota fissa. 

Le modalità attraverso le quali ufficializzare la scelta e le relative condizioni sono disciplinate nel dettaglio dai regolamenti comunali (Regolamento di applicazione della TARI e/o Regolamento per la Gestione dei Rifiuti Urbani). 

Presso le utenze non domestiche sono attivate le raccolte dei rifiuti di seguito indicati:  

  • carta e cartone 
  • imballaggi in plastica 
  • imballaggi in vetro prodotti dalle attività di ristorazione e/o somministrazione bevande e generi alimentari 
  • organico prodotti dalle attività di ristorazione e/o somministrazione bevande e generi alimentari, attività con mense aziendali interne 
  • toner e cartucce di stampa esaurite, previa sottoscrizione di una convenzione 
  • medicinali scaduti di uso domestico, presso le farmacie 
  • batterie e pile per piccoli elettrodomestici di uso domestico, presso tabaccai, scuole e rivenditori del territorio 
  • indifferenziato