acqua


Laboratorio analisi

Il Laboratorio analisi di Marche Multiservizi è nato nel 1991 con l'obiettivo di garantire la qualità dell'acqua potabile che l'azienda produce e distribuisce.

Durante gli anni è stato progressivamente ampliato per venire incontro alla necessità di analisi sempre più approfondite e dal 2005 ha allargato il proprio raggio d'azione anche all'analisi delle acque reflue e dei rifiuti al fine di coprire le esigenze di autocontrollo degli impianti ed il sempre crescente numero di analisi chimiche e batteriologiche richieste.

Il Laboratorio ha ottenuto l’accreditamento da parte dell’ente unico nazionale di accreditamento ACCREDIA con numero di accreditamento 1842L. L’accreditamento è una garanzia di competenza: attesta la conformità del sistema di gestione del Laboratorio ai requisiti normativi internazionalmente riconosciuti e alle prescrizioni legislative, ma anche la preparazione tecnica e professionale del personale che opera presso il Laboratorio. L'elenco aggiornato delle prove accreditate è consultabile sul sito di Accredia.

Il laboratorio chimico dispone di strumentazione moderna tra cui cromatografo ionico (per l’analisi di sali disciolti), ICP-MS e ICP-OES (per l’analisi dei metalli in tracce), GC-MS/ECD (per l’analisi di solventi) e GC-MS triplo quadrupolo (analisi di pesticidi e IPA). Il laboratorio microbiologico, oltre all'attrezzatura completa per le analisi microbiologiche, ha in dotazione il sistema IDEXX per l’analisi di batteri coliformi ed escherichia coli e due microscopi, uno diritto e uno rovesciato.

Il laboratorio, inoltre, si impegna costantemente ad incrementare il numero di analisi anche con l’acquisto di altra strumentazione in modo da poter garantire gli standard di qualità richiesti dalla normativa vigente nel campo dell'acqua potabile.

Controlli qualità dell'acqua potabile

Ogni anno il laboratorio di Marche Multiservizi effettua più di 55.000 analisi sull'acqua potabile distribuita, di cui circa un terzo sono esami microbiologici.

L'acqua è controllata giornalmente sia con analisi di laboratorio sia tramite analizzatori automatici che funzionano 24 ore su 24, situati in punti strategici degli acquedotti.

Questo monitoraggio non solo garantisce e documenta la qualità dell'acqua distribuita, ma consente di evidenziare l'eventuale insorgere di anomalie e di segnalarle ai servizi operativi per un rapido intervento.

I risultati ottenuti sono confrontati con i valori riportati nel Decreto Legislativo 18/23 “Attuazione della direttiva (UE) 2020/2184 del Parlamento europeo e del consiglio, del 16 dicembre 2020, concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano” che definisce le caratteristiche qualitative dell'acqua potabile.

Anche le autorità sanitarie, ovvero le AST, effettuano propri controlli sulla qualità dell'acqua potabile secondo la frequenza stabilita dalla legge. Per espletare il loro compito le AST affidano l'esecuzione delle analisi al laboratorio ARPAM di Pesaro e di Ancona (Azienda Regionale per la Protezione Ambientale delle Marche).

Controlli qualità dell'acqua depurata

Ogni anno il laboratorio di Marche Multiservizi effettua più di 10.000 analisi dei parametri chimici e microbiologici sull’acqua reflua.

I controlli e i parametri da analizzare sono pianificati in funzione delle dimensioni dei depuratori, della zona di recapito e delle autorizzazioni agli scarichi (AUA o AIA): i parametri minimi da controllare sono, per tutti i depuratori superiori a 200 abitanti equivalenti, BOD, COD, Solidi Sospesi Totali, Fosforo Totale e Azoto Totale. I parametri e la frequenza di monitoraggio aumentano per gli impianti superiori a 10000 abitanti equivalenti e per gli impianti che scaricano in un corpo recettore sensibile.

Questo monitoraggio garantisce e documenta la qualità dell'acqua depurata e consente di verificare l'efficacia dei trattamenti di depurazione delle acque reflue.

I risultati ottenuti sono confrontati con i valori presenti nelle autorizzazioni agli scarichi che corrispondono ai valori limite di emissione previsti dal D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. e dal Piano di Tutela della Regione Marche.